Per malnutrizione si intende una condizione di alterazione funzionale, strutturale e di sviluppo dell’organismo come conseguenza di uno squilibrio tra fabbisogni nutrizionali, assunzione alimentare e utilizzo dei nutrienti da parte dello stesso.
La malnutrizione per difetto ha numerosi effetti negativi sulla fisiologia e corretta funzione dell’organismo, come il declino della funzione muscolare, cardio-respiratoria, gastrointestinale e psicosociale. Inoltre, può causare la riduzione delle difese immunitarie del paziente e una riduzione dell’efficacia di molte terapie, comprese radio e chemioterapia, oltre a una riduzione della qualità di via.
I segni a cui paziente e caregiver possono prestare attenzione, da riferire poi al proprio Medico, sono diversi:
L’indice di massa corporea (BMI) è un utile strumento per una prima valutazione dello stato nutrizionale. Viene utilizzato per una valutazione della massa corporea rispetto a valori indicati come ottimali e si calcola dividendo il peso, espresso in chilogrammi, per l’altezza, espressa in metri al quadrato (m2).
In base al valore ottenuto è possibile distinguere diverse condizioni:
Alcuni pazienti con disfagia hanno difficoltà a deglutire determinati alimenti o bevande, mentre altri non riescono a deglutire affatto.
I segni della disfagia includono:
La nutrizione clinica è una disciplina medica che si occupa della relazione tra salute e stato di nutrizione del paziente in presenza di malattia acuta e/o cronica. Lo stato di nutrizione è la risultante dell’assunzione alimentare e dell’assorbimento e utilizzo dei nutrienti da parte dell’organismo. Una corretta valutazione dello stato di nutrizione è importantissima per rilevare eventuali disturbi nutrizionali e poter intervenire adeguatamente.
La nutrizione clinica, quindi, si occupa di studiare, prevenire, diagnosticare e curare la malnutrizione per eccesso, per difetto o selettiva e le alterazioni metaboliche nell’individuo a rischio nutrizionale.
Diversi studi hanno dimostrato l’impatto positivo della nutrizione clinica sull’andamento di diverse patologie in termini di guarigione, sopravvivenza e qualità della vita del paziente, con notevoli risparmi anche in termini di spesa sanitaria.
Per questi motivi la nutrizione clinica può essere considerata un intervento sanitario salvavita a pieno titolo.
Gli alimenti a fini medici speciali (AFMS) sono alimenti dedicati a gruppi specifici di popolazione e disciplinati da un particolare regolamento dell’Unione Europea (Regolamento (UE) 2016/128).
Si tratta di prodotti alimentari, da utilizzare sotto il controllo del proprio medico, volti al trattamento nutrizionale di pazienti affetti da malattie o con condizioni mediche che determinano una vulnerabilità nutrizionale. Questa situazione di vulnerabilità nutrizionale è caratterizzata dall’impossibilità o forte difficoltà ad alimentarsi utilizzando i comuni alimenti, integratori alimentari compresi, per soddisfare il fabbisogno di nutrienti.
Gli alimenti a fini medici speciali, rispetto agli altri alimenti, possono provvedere in tutto o in parte alle particolari esigenze nutrizionali dei pazienti imposte da malattia, disturbi, malnutrizione, o comunque di facilitarne il trattamento dietetico. I comuni integratori, e quindi i prodotti a base di vitamine e/o minerali, non sono alimenti a fini medici speciali.
Gli AFMS possono essere:
La formulazione di questi alimenti può variare considerevolmente:
È fondamentale che l’utilizzo degli alimenti a fini medici speciali avvenga sotto il controllo del proprio medico.
Chi potrebbe trarre benefici dal loro utilizzo?
I pazienti oncologici potrebbero trarre un notevole beneficio da un corretto e consapevole impiego della nutrizione clinica, ma non sono gli unici.
Infatti oggi gran parte dei fabbisogni metabolico-nutrizionali dei malati cronici non sono soddisfatti e la malnutrizione per difetto causa riduzione delle difese immunitarie del paziente e una riduzione dell’efficacia di molte terapie, comprese radio e chemioterapie, oltre a numerosi altri problemi che possono portare a ricoveri in gran parte evitabili.
Oltre ai pazienti oncologici, i pazienti maggiormente a rischio malnutrizione per difetto sono quelli chirurgici e tutti i pazienti con malattie acute o croniche gravi, quali: malattie neurodegenerative (demenza, malattia di Parkinson), malattie respiratorie, gastroenterologiche, polmonari, insufficienza renale, cardiaca o epatica. Inoltre, gli anziani, soprattutto se presentano più patologie, sono a rischio di malnutrizione per fattori legati all’invecchiamento o alle patologie concomitanti.
I Supplementi Nutrizionali Orali (ONS) sono particolari AFMS destinati alla prevenzione o al trattamento della malnutrizione calorico-proteica presentati in forma liquida, cremosa o in polvere per soggetti ancora in grado di alimentarsi per via naturale.
I ONS sono un supporto nutrizionale efficace da assumere su indicazione del medico per contrastare la malnutrizione e migliorare le condizioni di chi è in grado di alimentarsi, ma non in modo sufficiente da soddisfare il proprio fabbisogno nutrizionale.
I ONS apportano benefici comprovati dal punto di vista nutrizionale, dell’efficacia e clinico, benefici riscontrati sia negli ospedali che nella comunità su numerosi e diversi gruppi di pazienti.
Alcune cure possono alterare i sapori rendendoli cattivi in bocca, amari o metallici. Esistono alcuni accorgimenti per limitare questo effetto:
UNIONE ITALIANA FOOD
Via Giovanni Spadolini 5, Milano • Tel. +39 02 32165107 • nutrizionemedica@unionfood.it
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